
Sulle tracce degli Etruschi
Nell’ambito del territorio toscano, il territorio di Carmignano conserva, ad oggi, le più antiche testimonianze di epoca etrusca. Il Montalbano, con le sue aree fertili e la felice posizione geografica, costituiva un punto nevralgico per le vie di comunicazione che dalla piana tra Firenze e Pistoia consentivano di raggiungere i porti del Tirreno e i ritrovamenti della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana negli anni Sessanta dimostrano lo straordinario sviluppo culturale ed economico del centro etrusco di Artimino e del suo territorio. Per raccogliere i reperti che l’intera zona ha restituito, è nato il Museo Archeologico Etrusco “Francesco Nicosia”, ideale centro di partenza per la visita al Parco Archeologico di Carmignano (www.parcoarcheologicocarmignano.it) immerso in un ambiente naturalistico e paesaggistico tra i più belli della Regione.
La visita del Parco consente di apprezzare i rilevanti monumenti che hanno restituito i reperti esposti nel Museo, tra i quali il Tumulo di Montefortini e quello dei Boschetti a Comeana, le cinque tombe della Necropoli di Prato Rosello ad Artimino e l’insediamento fortificato di Pietramarina al quale si arriva seguendo la strada che da Carmignano porta a Vinci. In epoca relativamente recente, a seguito dei lavori per la costruzione dell'Interporto della Toscana Centrale, anche a Prato è venuta alla luce una vasta area di origine etrusca - la città di Gonfienti - ubicata in un punto strategico per i collegamenti commerciali dell’epoca e fortemente proiettata verso la direttrice transappenninica che trova il suo naturale confronto urbanistico e architettonico con la città di Marzabotto, posta di là dall'Appennino, sulla strada interna che univa l'Etruria Settentrionale con Bologna e con il Nord.
Informazioni sull'itinerario
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Comuni coinvolti: Prato, Carmignano