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Pinot nero di Bagnolo

Nel tratto più bello della campagna di Montemurlo si incontrano gli assolati vigneti da cui si produce il Pinot Nero Villa di Bagnolo, un vino intenso, dal colore violaceo, con aromi di frutta, E' un vino di qualità superiore, di recente produzione, che ha avuto un grande successo. Il caso ha giocato un ruolo fondamentale nella storia del Pinot Nero della Tenuta di Bagnolo, infatti nel 1970 quando il Marchese Vittorio Pancrazi volle reimpiantare i vigneti della fattoria di Bagnolo, per errore il vivaista fornì, al posto del tradizionale Sangiovese coltivato in queste zone, del Pinot Nero. Da quell'errore è nato uno splendido vino di colore rubino profondo, con scuri riflessi porporini, bouquet ampio ed intenso, di grande eleganza e complessità, con note dominanti di confettura di frutti di bosco e di vaniglia, e con sfumati ricordi di radice di liquirizia, tartufo bianco e legno aromatico. Sapore pieno, caldo, morbido fino a velluto ma ben saldo, sapido ed armonico, con aristocratico fondo di ribes nero maturo, nocciola tostata e rovere che si sofferma assai a lungo in bocca. I vigneti sono impiantati su terreni situati ai piedi del Monteferrato (Bagnolo, Po) ad un’altitudine di circa 150 metri s.l.m. Il clima è di bassa collina, fresco e ben ventilato anche in estate, con un'importante escursione termica. Il terreno è di origine vulcanica (il Monteferrato è un vulcano spento), argillo-scistoso, di medio impasto e ricco di scheletro e minerali, in particolare ferro; caratteristica è la presenza di serpentino (marmo verde); ottimo il livello di umidità dato dalla presenza di acqua a pochi metri dal suolo.