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Parco delle Cascine di Tavola Un'oasi storica e naturale nel tessuto urbano

Esplora il cuore verde di Prato: il Parco delle Cascine di Tavola, un'oasi di 300 ettari che è il vero polmone pulsante della città. Nato nel lontano XV secolo grazie al geniale progetto di Lorenzo il Magnifico, questo parco era parte integrante dell'antica tenuta agricola della Villa Medicea di Poggio a Caiano.

Poiché immerso in un territorio caratterizzato da frequenti alluvioni, venne articolata una rete di canali per gestire le acque tra Tavola e Bonistallo. Un imponente argine venne costruito lungo il fiume Ombrone, mentre la Fattoria o Cascina, con la sua maestosità, riforniva con i suoi prodotti tutta la città di Firenze. La struttura, ancorata alla storia e circondata da fossati e mura fortificate, rimanda all'architettura delle cascine lombarde.

Il tempo ha visto la tenuta passare di mano in mano, subendo trasformazioni significative. Oggi, sebbene ospiti un popolare campo da golf, mantiene una zona dedicata all'agricoltura.
Ampie distese di prati e zone boschive, abitate da una ricca varietà di flora e fauna, rendono le Cascine di Tavola un luogo affascinante, ideale per rilassanti passeggiate o escursioni in bicicletta. Un'esperienza imperdibile per connettersi con la natura in un contesto carico di storia.

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A Sud: da Tavola all'Ombrone

A sud delle Cascine di Tavola, iniziando dall'omonimo quartiere, il varco occidentale del Parco accoglie i visitatori. Lungo un viale incorniciato da maestosi pini, noto come "della Fattoria", si apre la strada verso ciò che rimane della sontuosa fattoria medicea. Questo suggestivo edificio, dall'architettura richiamante le tipiche cascine padane, è circondato da torrette agli angoli e protetto da un fossato.

Da qui, virando a sinistra lungo il Viale del Caciaio, è possibile prolungare l'avventura per ricollegarsi all'anello settentrionale. Tuttavia, se segui un sentiero diverso verso sud, attraversando strade tranquille, raggiungerai l'argine del fiume Ombrone.

Lì, maestoso e imponente, svetta il Ponte Leopoldo II, un'elegante struttura architettonica eretta nel 1833 dall'illustre Alessandro Manetti e successivamente danneggiata durante la Seconda Guerra Mondiale. Dal 2019, grazie ad un meticoloso restauro, questo magnifico ponte sospeso è tornato a collegare le due sponde dell'Ombrone, regalando nuova vita e splendore.

Da questo punto panoramico, potrai godere di una vista mozzafiato sulla suggestiva Villa di Poggio a Caiano e sull'incantevole Bargo di Bonistallo. Un viaggio di circa 30 minuti, dal villaggio di Tavola all'Ombrone, che attraversa un terreno pianeggiante e agevole, ideale per una passeggiata senza difficoltà ma ricca di emozioni.

 

A Nord: la foresta planiziaria

Il lato settentrionale delle Cascine di Tavola è una distesa aperta e invitante che accoglie i visitatori al loro arrivo, mentre percorrono il Viale dei Lecci. L'incantevole Viale del Caciaio si apre in seguito, offrendo spettacolari panorami che abbracciano tutto il territorio circostante. Tra terre coltivate e antichi poderi, lo sguardo si perde nel profilo incantevole della fattoria medicea.

Giunto alla fine di questo viale e voltando a destra prima dei manufatti idraulici, si varca la soglia dell'antica foresta planiziaria. Questo luogo fu un tempo la riserva di caccia privata del granduca, e ancora oggi, superata la strada bianca, il fitto bosco delle "Pavoniere" attende di essere esplorato. Attraversandolo, si torna infine al punto di partenza, in un'esperienza che incanta i sensi.

Per chi desidera prolungare questa avventura, basta seguire il Viale del Caciaio fino al Viale della Fattoria e riunirsi al percorso sud.
Un itinerario di circa un'ora, un anello che si snoda in un terreno pianeggiante e facilmente percorribile, rende questa escursione un'esperienza senza eguali.

Il Parco delle Cascine di Tavola è anche il punto di partenza della Via Medicea, un cammino di 78,3 km che collega Prato a Fucecchio, attraversando altri 7 comuni e regalando un'immersione nella storia e nella natura.

Si ricorda che l'accesso alle Cascine di Tavola non è consentito ai cani, in quanto area di riproduzione faunistica.

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